Piano Metropolitano per l’economia sociale


Indagine per la costruzione delle azioni e delle proposte operative del Piano

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La presente indagine è rivolta alle organizzazioni dell’economia sociale ovvero a tutte le cooperative, sociali e non, alle associazioni, alle organizzazioni di volontariato, alle fondazioni e alle mutue operanti nell’area metropolitana di Bologna e ha l’obiettivo di raccogliere indicazioni utili per l’elaborazione delle linee d’azione del Piano Metropolitano per l’Economia Sociale. Il Piano ha l’obiettivo ultimo di sostenere lo sviluppo e la crescita dell’economia sociale territoriale.

I dati saranno trattati in modo aggregato ed anonimo.

Maggiori informazioni sul Piano metropolitano dell'economia sociale si trovano al link https://www.cittametropolitana.bo.it/portale/piano_metropolitano_economia_sociale

 

 

                                                    

Introduzione

Ragione sociale dell'organizzazione
Classe di fatturato dell'organizzazione nell'anno 2022
Fino a 250 mila euro
Da 250 a 500 mila euro
Da 500 mila a 1 milione di euro
Da 1 milione a 5 milioni di euro
Oltre 5 milioni di euro
Numero di dipendenti dell'organizzazione nel 2022
Nessun occupato
Da 1 a 3 (micro-impresa)
Da 4 a 9 (micro-impresa)
Da 10 a 49 (piccola impresa)
Da 50 a 249 (media impresa)
Oltre 249 (grande impresa)
Numero di volontari dell'organizzazione nel 2022
Nessun volontario
Da 1 a 10 volontari
Da 11 a 30 volontari
Da 30 a 50 volontari
Da 50 a 100 volontari
Da 100 a 500  volontari
Oltre i 500 volontari
Forma giuridica dell'organizzazione
Comune tra quelli componenti la città metropolitana di Bologna dove ha la sede principale l'organizzazione

Selezioni qui di seguito al massimo 3 linee di azione che lei ritiene prioritarie tra quelle elencate che il Piano Metropolitano per l’economia sociale potrebbe mettere in campo, rispetto alle quali desidera condividere proposte ed elementi utili.

 

NB: Per ciascuna linea di azione selezionata verrà chiesto di rispondere obbligatoriamente a 3 domande aperte che potranno essere compilate anche in maniera sintetica e schematica.

1 – Miglioramento del quadro politico e normativo a livello locale, per la facilitazione e valorizzazione delle attività delle organizzazioni dell’economia sociale.

Ad esempio attraverso strumenti per facilitare l’accesso a risorse economiche, modalità di snellimento di procedure burocratiche, attività per una promozione della cultura dell’inclusione e dialogo con i giovani, ecc…

2 – Sostegno pubblico di attività ed organizzazioni finalizzate all’interesse generale.

Ad esempio attraverso incentivi per la creazione di nuove realtà associative o dell’imprenditoria sociale, concessioni agevolate di spazi, collaborazioni per strategie condivise volte alla transizione digitale, ecc…

3 – Miglioramento dell’accesso ai mercati e della sostenibilità con riferimento alla realizzazione di attività con finalità sociali.

Ad esempio attraverso appalti pubblici socialmente responsabili, disincentivi a criteri di selezione che seguono unicamente le logiche del ribasso a scapito della qualità dei servizi e del lavoro, criteri di impatto sociale e valutazione del cambiamento generato, etc…

4 – Promozione dell’economia sociale a livello locale regionale.
5 – Promozione dell’economia sociale a livello internazionale.

6 – Rafforzamento dell’impresa sociale.

Ad esempio attraverso l'acquisizione di nuove competenze e nuovi profili professionali, la promozione di percorsi volti all’educazione imprenditoriale dei giovani o alla collaborazione con altri attori del territorio e centri di conoscenza per la creazione di nuovi prodotti e l’incremento della competitività, ecc…

7 – Rafforzamento di attività associative e volontaristiche.

Ad esempio attraverso spazi per la socializzazione, all’acquisizione di nuove competenze e profili professionali, al coinvolgimento dei giovani e alla costruzione di nuovi modelli per la sostenibilità economica, ecc…

8 – Miglioramento dell’accesso ai finanziamenti per le organizzazioni dell’economia sociale.

Ad esempio attraverso la costruzione di nuovi strumenti finanziari, la promozione di un’educazione su queste tematiche, ecc…

9 – Massimizzazione del contributo delle organizzazioni dell’economia sociale alla transizione digitale e alla transizione ecologica.

10 – Promozione dell’innovazione sociale.

Ad esempio attraverso la sperimentazione di nuove configurazioni dei servizi territoriali, per coinvolgere attori sociali inediti, per leggere i bisogni in maniera intersettoriale, per cambiare modalità di distribuzione delle risorse pubbliche attraverso lo strumento della co-progettazione, ecc…

11 – Aumentare il riconoscimento dell’economia sociale e del suo potenziale anche in settori ritenuti non tradizionali e apparentemente lontani dalle attività realizzate dalle organizzazioni qui in oggetto.